Pompe di calore: quali caratteristiche devono avere per accedere all’Ecobonus 110?

Con il Decreto Rilancio del 19 Maggio 2020, la pompa di calore diventa un elemento fondamentale perché rientra tra uno degli interventi trainanti.

Ma quali sono gli interventi per i quali si accede all’Ecobonus 110% utilizzando le pompe di calore? Quali sono le caratteristiche che devono avere? In questo articolo le risposte a queste ed altre domande relative alle pompe di calore e alla detrazione fiscale del 110%. 

Questo evento permette alle pompe di calore di farsi strada tra tutti i metodi tradizionali utilizzati finora, accelerando così il processo di decarbonizzazione.

Quali sono gli interventi trainanti dove la pompa di calore ha un ruolo fondamentale?

  • Sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento centralizzati

    Nei condomini, la sostituzione di un vecchio impianto di climatizzazione invernale esistente con un impianto centralizzato per riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria con una caldaia a condensazione almeno in classe A oppure con una pompa di calore (anche in impianto ibrido o geotermico), oppure con impianto di microcogenerazione o collettori solari termici. Il limite di spesa è in funzione del numero di unità immobiliari e varia da 20.000 € a 15.000 €.

  • Sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento in edifici unifamiliari o in abitazioni “indipendenti” (villette a schiera)

    La sostituzione di un vecchio impianto di climatizzazione invernale esistente con un impianto di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria con una caldaia a condensazione almeno in classe A oppure con una pompa di calore (anche in impianto ibrido o geotermico) oppure con impianto di microcogenerazione o collettori solari termici. In questo caso il limite di spesa è di 30.000 €.

Come possiamo ottenere il bonus del 110%?

Le pompe di calore idroniche possono essere di tipo aria/acqua, acqua/acqua o geotermiche.

Per le pompe di calore l’accesso alle detrazioni è consentito a condizione che le predette rispettino l’Allegato F del “Decreto Requisiti” del Ministro dello Sviluppo Economico 6 Agosto 2020.

Gli interventi che possono beneficiare della maxi detrazione devono necessariamente prevedere il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio o il raggiungimento della classe più alta. Il miglioramento della classe energetica dovrà essere certificato da un professionista qualificato attraverso la presentazione dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE), sia in fase precedente ai lavori che in fase successiva.

Quindi anche gli interventi agevolati dall’Ecobonus del 65% devono rispettare sia i requisiti tecnici (prestazioni) che i requisiti economici (massimali di prezzo) previsti anche dal Superbonus 110%.

L’Ecobonus 110% vale anche per gli scaldacqua in pompa di calore?

Si, nell’ambito di applicazione di uno degli interventi “trainanti” e dell’ottenimento di un doppio salto di classe energetica.

É considerabile intervento “trainante” in un edificio unifamiliare, ad esempio, l’installazione di una pompa di calore per il riscaldamento e di uno scaldacqua in pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria in sostituzione di una caldaia esistente in produzione combinata (riscaldamento + ACS) oppure in sostituzione di una caldaia esistente in riscaldamento e di un generatore per produzione di acqua calda sanitaria.

Naturalmente in tutti i casi deve essere verificato il doppio salto di classe energetica.

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